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Cremona 22 APRILE 2010 - Così immobilizzati con violenza, con corde, lacci e cappi e poi uccisi, senza che ve ne fosse motivo con il Pentothal, analgesico non registrato in italia come eutanasico,, ma al Rifugio usato come tale. E dunque "in modo non legittimo". Cani così traumatizzati dal "contenimento così violento" forse morti per "schoc", prima dell'iniezione letale. Oppure "nel tentativo di divincolarsi, rimasti vittime degli stessi lacci." prima che dall'iniezione. Ecchimosi, ematomi, emorragie.
 
Ricorda più un "manuale delle torture" la perizia del veterinario Rosario Fico, responsabile della sezione di Gosseto dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale delle regioni Lazio e Toscana, centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria. Fico è il perito nominato dal gip Clementina Forleo, perchè accertasse le cau se della morte di 25 cani e sette gatti che un anno fa i carabinieri del Nas trovarono nella cella frigorifera del canile messo sotto sequestro.
Non solo Fico ha accertato che 12 cani e 2 gatti sono stati uccisi, con "inoculazione di tiopentale", ol Pentothal, "senza che gli animali manifestassero patologie tali da giustificare la loro soppressione. Ma la perizia rivela altri particolari choc, come i cinque cani, tra cui un cucciolo, morti per sbranamento. Soprattutto come nel Rifugio "sia stato dichiarato il falso sulle cause della morte di altri animali" Ad esempio un cane "è stato dichiarato deceduto per ictus" Eppure "l'esame necroscopico non ha evidenziato alcuna lesione al cervello". Fico spiega di aver scelto "il fegato come organo d'elezione per la ricerca post mortem di molecole dei due farmaci (Tanax e Pentothal Sodium) al fine di provare la loro somministrazione agli animali esaminati" Quindi un campione di fegato di ciascun animale è stato sottoposto a necrospia ed esaminato.
"Tutti i valori superiori considerati sono stati 3,7 mg/kg per il Tanax e 4,2 mg/kg per il Pentothal. Questi valori esprimono la certezza che la sostanza è stata somministrata all'animale". Tuttavia il perito non esclude "che ..addi alcuni animali in esame possono essere stati comunque somministrati i due farmaci, ma per vari motici (il tempo intercorso tra l'iniezione e il blocco cardiaco, un dosaggio troppo basso del farmaco) la quantità di sostanze presenti nel fegato era al di sotto del limite di rilevabilità del metodo".
 
Morti traumatiche.
Fico spiega che l'eutanasia, una morte dolce, "implica l'assenza di dolore e stress, pertanto le tecniche di eutanasia devono procurare una rapida perdita di coscienza, seguita da un arresto cardio-respiratorio e alla fine la perdita delle funzioni celebrali. Una buona tecnica quindi deve minimizzare il dolore, lo stress e l'ansia che gli animali possono provare prima della perdita di coscienza, ma questo non è avvenuto nel caso del canile di Cremona".
Qui gli animali "risultavano invece essere stati soppressi, in molti casi, senza una motivazione legittima e dopo aver subito un traumatico contenimento fisico" tanto che "alcuni presentano lesioni e trauma sottocutaneo localizzati alle estremità di tutti e quattro gli arti compatibile con il tentativo di legarli nel forzato contenimento fisico" E pare che "siano stati usati cappi e corde appena prima dell'iniezione letale"
Si scrive che "il farmaco utilizzato per la soppressione è registrato per l'induzione dell'anestesia generale, da mantenere con anestetici gassodi, oppure per l'anestesia generale di breve durata (10-20 minuti) per manualità cliniche e di interventi chirurgici "minori" quali indagini ginecologiche e odontostomatologiche, esami radiografici, riduzioni di fatture, contrazioni." Quindi "l'uso del tiopentale sodico in un protocollo di eutanasia è previsto solo come anestetico profondo da somministrare prima del Tanax, farmaco letale, e non come farmaco esclusivo per causare la morte dell'animale."
 
Choc e sbranamento
Scrive il perito che "un cane è morto in seguito alle conseguenze di un tentativo di contenimento fisico effettuato in modo violento. In questo caso il cane è probabilmente morto per lo choc prima che gli venisse pratica l'iniezione letale." E che "cinque cani sono morti in conseguenza dello choc determinato da profonde ferite inferte da altri cani (sbranamento).
 
False cause di morte
Nella perizia si scrive che "altri cani sono stati soppressi con la dicitura deceduto, trovato morto, deceduto per collasso cardiocircolatorio." conclude Fico "Pertanto è evidente che sia stato dichiarato il falso sulle cause della morte del cane."
  
Francesca Morandi
 
LA PROVINCIA DI CREMONA

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