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17 aprile 2009 - I cani possono circolare nel centro storico di Corato. Questa volta è il Consiglio di Stato a bacchettare il sindaco Luigi Perrone e la sua ordinanza anti-fido. Dopo la sentenza del Tar regionale che a dicembre scorso ha dato ragione alle associazioni degli animalisti, impegnate in una campagna e un’azione decisa contro il divieto di portare a passeggio gli animali, anche i giudici amministrativi di Roma con un’ordinanza sospensiva hanno respinto il ricorso dell’amministrazione comunale. In attesa del giudizio di merito, il Consiglio di Stato ha imposto al primo cittadino di adeguare il regolamento della polizia municipale. Prima di poter vietare l’ingresso dei cani nel centro storico, quindi, l’amministrazione deve mettere mano all’articolo 64 del regolamento di polizia urbana.
  
«La sentenza impugnata appare congruamente motivata - spiega il collegio - il comune di Corato dispone di uno strumento ordinario che può essere adattato alle esigenze perseguite dall’amministrazione». Per il momento rimane quindi nulla l’ordinanza del sindaco Perrone con cui si vieta l’ingresso nel centro storico di Corato a cani e rispettivi proprietari. Mancano le ragioni, ha già spiegato il collegio della seconda sezione del Tar, di una reale emergenza igienico-sanitaria o di pericoli per la pubblica incolumità legati alla presenza dei cani. Ma il caso non è affatto chiuso; al contrario, Perrone si è detto pronto ad andare avanti nella sua battaglia giudiziaria per mantenere la città pulita e rendere le piazze sicure per i bambini.
 
«Aspettiamo che il Consiglio di Stato si esprima nel merito - attacca il primo cittadino - ma intanto porterò in consiglio la questione dei cani per adattare, come stabilisce l’ordinanza, il regolamento della polizia municipale e allargare eventualmente il divieto a più zone. Continuo ad assistere - aggiunge il sindaco uscente - a scene di proprietari incuranti dell’ambiente e delle persone».
 
Prosegue, quindi, il braccio di ferro tra palazzo di città e le associazioni ricorrenti, Lav, Lida e Oipa che non ammettono provvedimenti così drastici nei confronti dei cani. Il contenzioso è cominciato l’estate scorsa, quando in via Pozzo di Candido, meglio conosciuta come piazza dei Bambini, sono comparsi cartelli con il divieto di conduzione e transito per i cani. La sanzione prevista è di 100 euro per chiunque passeggi con il proprio animale, anche se munito di guinzaglio. «L’accesso dei cani-dice il sindaco - può essere causa di pericolo e disagio per l’incolumità dei frequentatori della piazza e per i più piccoli, motivo di turbamento della loro attività ludica».
 
Valentina Marzo, Il Corriere del Mezzogiorno – Bari
da animalieanimali.it

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