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Micia, la gatta che vive nella rientranza esterna del portone del civico 21 di via Castagnola Chiavari - Sfratto al gatto. Micia (la gattina si chiama così) da circa vent’anni abita nella rientranza esterna del portone del civico 21 di via Castagnola a Chiavari e ora rischia di perdere la cuccia. A non tollerare la sua presenza è una dei condomini dell’immobile che, pur essendosi trasferita dopo la gatta (l’acquisto dell’alloggio risale al 2000, la successione al 2008), si è rivolta all’avvocato Enrico Razzaboni per far trasferire l’animale. Gli altri condomini, compatti, difendono Micia con il legale Nicola Orecchia.
La prima udienza, di fronte al giudice Barbara Cusato, sarà il 18 giugno, in concomitanza con l’entrata in vigore della nuova legge che cancella il divieto di tenere animali in condominio. Tutto è incominciato con la lettera del 29 agosto 2012, inviata dalla persona che vuole allontanare Micia all’amministratore del condominio, Renzo Repetto. La donna si appella all’articolo 18 comma b del regolamento condominiale che impedisce qualsiasi costruzione, anche provvisoria, nelle parti comuni del caseggiato e vieta di occupare, anche temporaneamente, le parti di proprietà e uso comune.
In aggiunta sostiene che l’ingresso del palazzo è ostruito dalla cuccia di legno la cui presenza lede il decoro dello stabile, che entrando nell’edificio si percepisce odore di urina di gatto, che la cuccia impedisce l’accesso ai citofoni da parte di bambini e persone di bassa statura, che la cuccia può ostacolare l’accesso dei mezzi di soccorso.
Motivazioni che Orecchia è pronto a smonta re forte del voto espresso, il 30 gennaio scorso, dall’assemblea di condominio (a fronte di un totale di 755,50 millesimi, la permanenza di Micia ha ottenuto il consenso del 692,95; per l’allontanamento ha votato solo l’autrice della causa), del legame che i condomini e molti residenti nel quartiere hanno stretto con Micia e del fatto che l’annullamento della delibera di condominio violerebbe leggi regionali e nazionali sul benessere degli animali.
«La gatta è pulita - assicura Orecchia - la cuccia non ostruisce il passaggio e durante l’assemblea i condomini hanno stabilito che la cuccia deve rimanere lì finché Micia sarà viva. Spostarla altrove ne pregiudicherebbe la salute». Di tutt’altro avviso l’avvocato Razzaboni. «La mia assistita non ha nulla contro la gatta, ma chiede siano rispettate le regole - afferma - e che la cuccia venga spostata di alcuni metri. Lo chiederebbe anche se ci fosse un altro oggetto voluminoso».
Debora Badinelli
http://www.ilsecoloxix.it/p/levante/2013/05/17/AP8hWZYF-sfratto_chiavari_gatto.shtml