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Cane ucciso a fucilate: colpa della Provincia 7 ottobre 2011 di Redazione
Pastore Tedesco Si è appena aperta la stagione venatoria e in provincia di Modena si stanno verificando episodi agghiaccianti, come l’uccisione a sangue freddo di Carletto, un pastore tedesco di 8 anni, di proprietà di Lino Menghini, residente a Castelfranco Emilia, “reo” di aver abbaiato e di essersi “parzialmente azzuffato” con il cane di un cacciatore e, per questo, ammazzato da chi aveva il fucile in mano, davanti agli occhi esterrefatti del suo padrone.
“Ci sono persone armate che sparano nelle case di ignari cittadini e animali ammazzati come quel cane a Castelfranco Emilia… – rileva Emilio Salemme, delegato LAC, sezione di Modena – E’ evidente che l’Autorità provinciale, per non dover troppo discutere con le Associazioni ambientaliste e protezioniste, tollera (e nei fatti permette) che troppe persone armate, con la scusa della caccia, girino indisturbate creando pericoli per l’incolumità delle persone e degli animali. Diffidiamo il Presidente della Provincia affinché intervenga immediatamente ripristinando la legalità e aumentando i controlli anche sulle pratiche di bracconaggio. La LAC (Lega per l’abolizione della caccia ONLUS) denuncerà alla Magistratura il cacciatore che ha ucciso il cane a Castelfranco Emilia e contestualmente denuncerà il Presidente della Provincia per omissioni”.
“Direi che ormai siamo arrivati al limite, – incalza Stefano Giovannini, delegato OIPA Italia Onlus per Modena e Provincia (organizzazione internazionale protezione animale) – non passa giorno che sui giornali si legga di cacciatori che sparano e feriscono ignari cittadini che passeggiano lungo i sentieri di campagna, persone che vengono sfiorate nelle proprie abitazioni da proiettili vaganti, animali uccisi… Questa mattina ho letto di un cacciatore che ha sparato volutamente ad un pastore tedesco a Castelfranco Emilia, di proprietà del sig. Menghini. Credo che ormai siamo arrivati a toccare il fondo della sopportazione: la cosa non è più tollerabile, la caccia deve essere abolita. E’ diventato un gioco pericoloso che deve essere fermato: il rispetto per la natura, gli animali e l’incolumità delle persone lo richiedono. Ora basta! La Provincia si dia una mossa, invece di appoggiare solo i cacciatori. Si svegli e dia un segnale forte come dovrebbe essere. Il fatto è che il mondo venatorio ha una potenza politica elevata e quindi la perdita dei voti dispiace più della perdita della vita dei cittadini.
Tornando alla vicenda del sig. Menghini di Castelfranco, – continua Giovannini – noi, come associazione, abbiamo intenzione di denunciare penalmente il cacciatore per la violazione del codice penale, articolo 544 bis Uccisione di Animale: “””Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi, noi abbiamo intenzione di presentarci come parte civile”””.
La denuncia è un po’ pochino, visto la gravità della cosa: a queste persone va sequestrato e poi confiscato il fucile e ritirata la licenza di caccia. Contatteremo il sig. Menghini per dargli tutto il nostro appoggio e per comunicargli che, come detto, abbiamo intenzione di denunciare anche noi questo famigerato cacciatore”.
Intanto il cacciatore, dietro denuncia del sig. Menghini, è indagato per minacce, esplosioni pericolose e danneggiamento.
Alessandra Consolazione
LaCarbonarablog