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CASERTA: IL LAGHETTO USATO COME CIMITERO DEI BUFALI
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10 marzo 09
Ecco il cimitero dei bufali: è nascosto nella pineta di Castel Volturno
Hanno carni poco pregiate e non danno, ovviamente, latte. La forestale: scaricati da allevatori spregiudicati
CASERTA – Non servono al latte, e neppure alla carne così vengono soppressi appena nati e le carcasse gettate alle spalle della pineta di
Castel Voturno, dove sorge un cimitero di bufali
. Macabra scoperta nella mattinata di oggi, mercoledì, da parte degli uomini del corpo forestale dello Stato, della locale stazione, diretti da Paolo Verdicchio.
In una parte della pineta, dove l’acqua assume le sembianze di una palude, sono stati rinvenuti i corpi senza vita di decina di bestie di pochi mesi.
Il responsabile della forestale della provincia di Caserta, Nicola Costantino, ha informato la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e disposto una serie di accertamenti tra le aziende zootecniche della zona per identificare i responsabili dell’uccisione degli animali.
SOPPRESSI E ABBANDONATI
- Secondo Costantino si tratta di un fenomeno diffuso, i bufalini appena nati vengono strappati dopo uno o due giorni alla madre e lasciati morire nelle campagne, gettati nei canali o nei fossi, soffocati con la paglia o anche seppelliti ancora vivi. Sarebbero stati dunque gli allevatori, proprio
perché i bufali maschi al contrario delle bufale non danno il latte alla base della mozzarella e non sono richiesti per la commercializzazione delle carni, a usare uno dei laghetti
della pineta di Castel Volturno
come cimitero dei bufali.
Alcuni erano addirittura ancora integri mentre di altri sono state rinvenute solo le ossa, a testimoniare una pratica prolungata nel tempo.
Corriere del Mezzogiorno
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