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COMUNE NON PAGA PASTI A 500 RANDAGI DEL CANILE
A Caserta.  
   
4 dicembre 2009 - Appelli ricorrenti per il randagismo, dal parco della reggia all’area ex Saint Gobain non c’è praticante di footing che non debba fare i conti con i cani alle calcagna. Appelli anche per la cattura e ricovero dei quadrupedi, com’è giusto che sia e come legge prevede. Ma dove ricoverare i cani da sterilizzare e custodire e alimentare e tenere in condizioni igieniche adeguate? Il canile, aperto da alcuni mesi sulla provinciale Ercole-San Leucio è sovraffollato, trascurato dal Comune, animali salvati dalla fame soltanto grazie all’opera dei volontari. Simona Giannattasio e Alessandra Pratticò che gestiscono la struttura sono allo stremo delle speranze e delle risorse per continuare ad assicurare la sopravvivenza dei cani di cui si prendono cura, con l’aggiunta di quaranta gatti 'imbucati'.
 
Un aiuto per sopperire all’emergenza di questi giorni arriverà dalla sezione di Aversa della Lega per la difesa del Cane. Ci dice la presidente, Emma Gatta (senza ironia, con questo cognome quel che fa per i cani è doppiamente encomiabile): «Conosco la situazione e mi meraviglio che il Comune capoluogo che tanto si è adoperato per la struttura ora se ne disinteressi. Domani (oggi per chi legge; ndr) saremo a Caserta con due quintali di crocchette, pannoloni per i cuccioli, medicinali. Ma il volontariato non può sempre sopperire a tutto». Di Simona e Alessandra, gestori della struttura, raccogliamo lo sconforto. Dicono a una voce: «L’amministrazione comunale da anni non eroga contributi. Acquistiamo noi vitto, ciotole, i guinzagli, le museruole.
 
Ospitiamo ben 430 cani e la convenzione ne prevede 290. L’Asl non ci fornisce medicine e vaccini per curare i cani e sterilizzarli, dobbiamo acquistare tutto a spese nostre. Provvediamo, inoltre, all’assistenza di quaranta gatti non previsti dalla convenzione per il cui mantenimento il Comune non ha mai pagato un centesimo . Negli ultimi incontri con il sindaco ci è stato detto che i gatti non dovevamo farli entrare e si tratta di felini vecchi, malati o amputati. Abbiamo bisogno di tutto: cibo per cani e gatti, vaccini, antibiotici, antiparassitari, anestetici. E, soprattutto, abbiamo bisogno di adozioni».
 
Franco Tontoli - Corriere del Mezzogiorno 
 

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