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2 LUGLIO 2010 - CARRARA. È stato ucciso dal caldo. Non sull’autostrada, ma sul balcone di casa, in pieno centro a Carrara. Qui avevano lasciato il loro bulldog i proprietari, per un pomeriggio intero. Alla fine il suo cuore non ha retto: è stramazzato al suolo. 
 
Eppure si era dato da fare quel cane per richiamare l’attenzione. Per trovare qualcuno che lo togliesse da quel supplizio, che gli offrisse un po’ d’ombra, un po’ d’acqua, ma soprattutto che lo togliesse da quel balcone divenuto la sua prigione. Ha abbaiato tutto il giorno. Prima forte. Poi sempre più piano. Fino a ridurre tutta la sua rabbia, la sua esasperazione, a un rantolo. Quello della morte. Che lo ha colto sul fare della sera. Proprio quando la canicola si era attenuata. 
 
Quel bulldog lasciato dai proprietari su un balcone, nel pieno centro cittadino, ha fatto stringere il cuore a quei vicini amanti degli animali che hanno più volte sollecitato un intervento. Chiamando tutti, perfino i vigili del fuoco. I proprietari non erano in casa: è quindi stato del tutto inutile attaccarsi al campanello. Quando, alla fine, sono arrivati sul posto i vigili urbani, il cane era morto.
 
Una morte che proprio non va giù a chi, piangendo, ora esprime tutta la propria rabbia. «Queste cose non possono succedere - ci hanno detto fra i singhiozzi alcuni vicini - l’abbaiare di quel cane rimarrà nelle orecchie di chi, fino all’ultimo ha cercato invano di salvarlo. E anche a chi non ci ha nemmeno provato».
 
Alessandra Vivoli
IL TIRRENO

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