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Cani e gatti amici per la pelle...Ma è micio a dettar legge
 
Gli eterni antagonisti in molti casi si adorano, ma bisogna adottare prima il felino.
Come gli esseri umani, i cuccioli sono capaci di imparare l'uno il linguaggio dell'altro

  
TEL AVIV - Quella dell'antipatia tra cane e gatto era una certezza confortevole, un'immagine prestata ai modi di dire e persino al testo di un tormentone da Zecchino d'Oro. Eppure dovremo imparare a farne a meno. Uno studio dell'Università di Tel Aviv che presto uscirà sulla rivista Applied Animal Behavior Science mette una pietra tombale sulla storica rivalità tra i due "pet" preferiti dall'uomo. E, aggiungendo sorpresa alla sorpresa, decreta la rivincita di Fufi.
   
Che il gatto fosse più furbo e snob del migliore amico dell'uomo già si sapeva, ma una cosa è intuirlo e un'altra è sentirselo dire dai ricercatori di un Dipartimento di Zoologia. La ricerca di Neta-Li Feuerste e Joseph Terkel dimostra infatti che la convivenza tra cane e gatto è tutt'altro che impossibile e che i due sarebbero anzi capacissimi di andare d'accordo, purché affiancati fin dalla tenera età, quando il gatto ha meno di sei mesi e il cane meno di un anno.
 
Manco a dirlo, il più schizzinoso è il gatto: la maggior parte dei tentativi di convivenza fallisce se il cane viene accolto in casa quando il micio è già grande. Bisogna che sia ancora un cucciolo, perché la sua personalità è talmente forte da non riuscire ad accettare un intruso una volta conquistato il dominio del divano. Per il cane invece è diverso, il bonaccione si adatta più facilmente.
Come per i bambini. Cani e gatti si abituano alla reciproca presenza perché, fin da piccoli, imparano a riconoscere il linguaggio dell'altro e quindi a comunicare tra loro. "Un po' come le persone - spiega Terkel - anche loro sono più elastici e apprendono più facilmente da piccoli" .
 
E così si scopre, leggendo la documentazione raccolta nel corso della ricerca, che dopo qualche mese di convivenza il cane comincia ad annusare i propri simili con l'"Eskimo kiss", partendo dal naso, imitando cioè un istinto tipicamente felino. E si scopre anche che i gatti che vivono con i cani scodinzolano più spesso degli altri, anche se per i mici questo non è mai sintomo di voglia di giocare quanto piuttosto di nervosismo, paura e insofferenza.
 
Feuerstein e Terkel sono stati i primi a esaminare il rapporto tra cani e gatti che vivono nella stessa casa. Lo studio si è sviluppato in due parti, la prima rivolta ai padroni. Avete in casa sia un cane che un gatto? Da quanto tempo vivono insieme e quanto vanno d'accordo? Domande elementari come queste sono state distribuite a pioggia ai pazienti dei veterinari di Tel Aviv e spedite via mail agli studenti dell'Università cittadina. La seconda parte dello studio si è sviluppata invece con l'osservazione diretta degli animali, monitorati in casa giorno per giorno in 170 case israeliane.
In due terzi delle dimore si sono riscontrate relazioni amichevoli, in un quarto è prevalsa l'indifferenza e solo in meno di un decimo si sono manifestatate contese fra cane e gatto.
 
di SARA FICOCELLI

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