GATTI DA ADOTTARE
        GATTI ADOTTATI
        IN RICORDO DI
        SMARRITI e RITROVATI
        LETTERE A GATTOPOLI
        GADGETS
        EVENTI E CURIOSITA'
        RASSEGNA STAMPA
        MALATTIE DEI GATTI
        CONSIGLI UTILI
        ASSOCIAZIONI
        IL CLUB DI GATTOPOLI




Cerca


Non c'è pace per le foche canadesi. Proprio nell'anno in cui non si dovrebbero più vedere le scene dei massacri invernali, i cuccioli di foca potrebbero essere a rischio per le temperature troppo calde. Secondo il New York Times un inverno particolarmente caldo ha fatto restringere il ghiaccio nelle zone della riproduzione ai minimi storici, tanto che per gli esperti «sarà la peggiore annata per i piccoli dal 1981».
 
Le foche dalla sella, dette anche foche della Groenlandia, hanno l’abitudine di partorire i piccoli sulle lastre di ghiaccio vicino alla costa per proteggerli dai predatori. Quest’anno però, almeno sulla costa est del Canada, gli esemplari che sono riusciti a raggiungere il litorale alla fine dell’inverno hanno avuto una brutta sorpresa: il ghiaccio era assente, o troppo sottile. Il risultato, afferma il quotidiano, è stato che molti cuccioli sono scivolati in mare e sono morti, o sono stati separati dalla mamme troppo presto per la rottura delle lastre su cui vivevano. Altri invece hanno scelto di far nascere i piccoli sulla terraferma, dove sono stati preda di coyote e altri predatori. Una organizzazione ambientalista ha già ricevuto 50 chiamate da persone che hanno trovato cuccioli morenti, invece delle 2 o 3 all’anno.
Secondo gli esperti è ancora presto per quantificare le perdite con esattezza, ma i segni di una pessima annata ci sono: «L’ultima volta che le condizioni sono state così cattive per le foche è stato nel 1981 - spiega Mike Hammill, un biologo del dipartimento della pesca del Quebec - quell’anno l’intera cucciolata sembrava scomparsa». A confermare le pessime previsioni anche i dati ufficiali del governo canadese, che affermano che fino a metà marzo il ghiaccio era ai livelli minimi da 40 anni a questa parte.
 
I primi ad accorgersi del problema sono stati proprio i cacciatori, che questa primavera rinunceranno alle tradizionali battute per procurarsi le pellicce: «Qui sulla costa non abbiamo visto praticamente nessuna foca - afferma Robert Courtney, presidente dell’associazione dei pescatori della Nuova Scozia - forse sono andate a riprodursi più a Nord, a 600 chilometri da qui. Quest’anno, dei 30-40 pescherecci di questa zona ne uscirà soltanto uno».
 
La Stampa

 Questa news è stata letta 2734 volte


comments powered by Disqus