Cane annegò nel pozzo, proprietari risarciti. “C’è il danno affettivo per la perdita”     

   
04 dicembre 2009  - C’è un giudice che ha riconosciuto il danno affettivo per la perdita di un cagnolino. Una sentenza particolare quella emessa dal giudice di pace di Santa Caterina, Francesco Timpanelli, che ai proprietari di una cane di razza meticcia, Pupetta il suo nome, ha riconosciuto il danno affettivo dovuta alla responsabilità di altre persone e il conseguente riconoscimento.

 

La storia risale al 2006 quando Pupetta si allontanò dalla cuccia creata dai padroni nella loro campagna. Il cagnolino riuscì a scavare un piccolo fosso, passando sotto la ringhiera che delimitava il terreno, dirigendosi verso un’altra proprietà vicina dove c’era un pozzo d’acqua non recintato in cui cadde, morendo annegata. Una morte che scosse gli affezionati proprietari, che chiesero i danni al proprietario del pozzo. Il giudice ha accolto l’istanza concedendo alle parti offese mille euro per il danno patrimoniale e 400 euro per il danno affettivo.

L’unico dubbio riguarda chi dovrà pagare il danno, visto che ad usufruire del terreno non è il proprietario ma una persona che lo aveva in affitto. In ogni caso, per Pupetta è stata fatta giustizia. 

 
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foto repert.