| HOME
| CHI SIAMO
| NEWS
| LINKS
| BANNER
| IN LIBRERIA
| CONTATTACI
| DONAZIONI
| ASSOCIAZIONI
17/07/2011 - "La caccia nelle scuole elementari? Vogliono attrarre i più piccoli. Ma li fermeremo"
Sara Pepi, referente provinciale dell'Enpa di Brescia, come giudica la presenza dei cacciatori a scuola? «Non mi stupisce affatto che da noi avvenga una cosa simile. Basti pensare che anni fa la provincia di Brescia stanziò 30mila euro per portare nelle classi una mostra itinerante sulla caccia. Pazzesco».
Perché, secondo lei, hanno affidato l'educazione ambientale ai cacciatori? «Il segnale mi pare chiaro: le doppiette si sentono minacciate, sono accerchiate dall'opinione pubblica sempre più contraria, e in molti hanno buttato la tessera perché le prede ormai si sono esaurite. è ovvio che mirino a trascinare dalla propria parte le nuove generazioni laddove la caccia è comunque ancora abbastanza sentita».
Loro rivendicano pari diritti con gli animalisti per fare «lezione» di fauna e flora ai bambini... «Avrebbero pari diritto se apprezzassero la natura senza lo schioppo in spalla».
Che cosa farà in merito l'Enpa? «Da un anno abbiamo costituito un coordinamento per controllare gli abbattimenti dei cosiddetti animali nocivi. Cinghiali, nutrie, piccioni che proliferano per l'eccessiva antropizzazione e non solo. Ci sono dei piani provinciali per abbattimenti controllati, ma noi sospettiamo che i cacciatori compiano vere e proprie stragi. Faremo pressione sui comuni e li terremo d'occhio tramite questo coordinamento».
La Stampa