|
HOME
|
CHI SIAMO
|
NEWS
|
LINKS
|
BANNER
|
IN LIBRERIA
|
CONTATTACI
|
DONAZIONI
|
ASSOCIAZIONI
ADOZIONI
GATTI DA ADOTTARE
GATTI ADOTTATI
IN RICORDO DI
SMARRITI e RITROVATI
MONDO GATTOPOLI
LETTERE A GATTOPOLI
GADGETS
EVENTI E CURIOSITA'
RASSEGNA STAMPA
MALATTIE DEI GATTI
CONSIGLI UTILI
ASSOCIAZIONI
IL CLUB DI GATTOPOLI
NEWS
>
BORGO PALAZZO (BG): GATTILE PRESO D'ASSALTO
Cerca
BG 3 luglio 2010 -
Il gattile di Borgo Palazzo è preso d'assalto. E non per adottare gli amici a quattro zampe, come si augurano sempre i volontari (una trentina) che con tanta passione portano avanti la struttura.
In realtà è il contrario: in poche settimane sono stati oltre 230 i micetti recapitati.
Ancora un centinaio quelli in attesa di trovare una casa: si aggiungono agli oltre 150 gatti adulti presenti da tempo.
I volontari stanno facendo di tutto per trovare la soluzione migliore, ma non è facile. L'aspetto positivo è dato dalla ventina di famiglie affidatarie pronte ad ospitare i cuccioli (alcune anche una decina) nel momento più delicato.
«Ogni anno che passa è sempre peggio - osservano amaramente Tiziana Antico e Cristina Zambelli, rispettivamente responsabile e volontaria del gattile Enpa di Bergamo, dopo aver ricevuto una telefonata che avvisa della consegna di sette nuovi gattini -. Rispetto a 12 mesi fa, i cuccioli che abbiamo soccorso sono aumentati di 60 unità, con un incremento del 35%».
«Se analizziamo gli anni precedenti,
il trend degli abbandoni è in decisa e costante crescita:
+90% rispetto al 2008, +130% rispetto al 2007. Ma, mentre negli scorsi anni il tasto dolente era rappresentato dai tanti ritrovamenti di cuccioli abbandonati, quest'anno dobbiamo invece constatare il forte aumento del numero di persone che, avendo una gatta in casa, ci portano con aria candida i cuccioli appena partoriti».
«Un comportamento che personalmente ci lascia perplessi. Tralasciando il giudizio su chi abbandona i micetti nei posti più disparati o, peggio ancora, li uccide senza pietà, in questo caso i padroni delle gatte sanno bene quale sia il corso della natura. Se non sono in grado di ospitare o trovare casa ai cuccioli, è meglio che facciano
sterilizzare la propria gatta, perché siamo pur sempre di fronte alla nascita di vite nuove che non meritano di essere abbandonate alla spicciolata.
Che senso ha far partorire la propria gatta sapendo già che la prima cosa che si farà sarà quella di disfarsi dei gattini?».
L'appello ad una maggiore responsabilità chiama in causa la sterilizzazione dei gatti. «Dobbiamo affrontare questo tema uscendo da idee e schemi che fanno parte del passato più remoto - prosegue Tiziana Antico -.
Sterilizzare un gatto significa non solo evitare gravidanze indesiderate, ma anche prevenire numerose patologie, spesso gravi
. Mi fa piacere constatare che è in aumento il numero dei veterinari che, dopo aver appurato con i proprietari dei gatti la loro non voglia o impossibilità di avere nuovi felini in casa, propongono la
sterilizzazione, spiegando i rischi che si corrono nel non farla
. Mi auguro che sempre più veterinari seguano questo esempio, aiutandoci a sensibilizzare le persone sul tema».
Il problema dell'abbandono riguarda però anche i gatti adulti.
«Tutti i giorni - sottolineano Antico e Zambelli, mentre danno da mangiare ai piccoli felini - arriva qualcuno a consegnarci il proprio gatto che vive spesso da anni con lui:
abbandoni per i motivi più svariati, spesso futili, come ad esempio il cambio di un tappeto in casa.
Altre persone invece ci consegnano dei gatti che sono stati abbandonati nei loro giardini. In entrambi i casi puntiamo molto sulla sensibilità delle persone, ma il numero di chi accetta di tenere i gatti non è certamente elevato. Speriamo sempre nel fatto che la gente si faccia un profondo esame di coscienza».
Così come si spera che si facciano avanti nuovi volontari e che qualcuno contribuisca anche economicamente per portare avanti un lavoro fatto sì con passione ma che richiede anche un esborso economico non di poco conto. «Nei mesi scorsi - conclude Antico - il sindaco Franco Tentorio ha visto la nostra struttura:
sarebbe importante che anche le istituzioni ci dessero una mano, noi ci contiamo
».
Prima di lasciare il gattile, parliamo con una signora di mezza età: in braccio ha un bellissimo gatto persiano. «L'avevo regalato a mia madre, quattro anni fa, quando era rimasta vedova. Ora che anche lei ci ha lasciati, del gatto non so proprio cosa farne. In casa mia non è proprio possibile, gli amici hanno gentilmente declinato l'offerta, non mi rimane che il gattile». Sempre più stipato.
Marco Conti
L'Eco di Bergamo
Questa news è stata letta 20245 volte
Please enable JavaScript to view the
comments powered by Disqus.
comments powered by
Disqus
Informativa sulla
Privacy