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BIGAZZI: NON SONO ASSOLUTAMENTE PENTITO
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Bigazzi via dalla Rai "Ma non sono pentito"
Intervista al gastronomo dopo il 'caso del gatto da cucinare' durante la trasmissione 'La prova del cuoco'. "Ho mangiato coccodrilli, serpenti, vermi: perché nessuno protesta?", dice
Roma, 4 marzo 2010 -
Rai addio. Per Beppe Bigazzi, il noto gastronomo da anni volto televisivo de La Prova del cuoco, dopo la sospensione per aver confessato in diretta tv di aver mangiato più volte la carne di gatto (in umido), è arrivato il cartellino rosso.
«Mi hanno rescisso il contratto lunedì scorso — conferma Bigazzi — ma non sono arrabbiato con i dirigenti Rai. Hanno fatto quella che ritenevano la scelta migliore per l’azienda. E li ho ringraziati per i quattordici anni di carriera.
Detto questo, però, non sono pentito per quello che ho detto».
Se tornasse indietro, quindi, citerebbe ancora il famoso proverbio «A berlingaccio (il carnevale in dialetto) chi non ha ciccia ammazza il gatto» e le successive frasi sulle «sue carnine bianche»...
«Direi di nuovo le stesse cose. Anzi aggiungo un detto piemontese: ‘Se tutti i salmì parlassero, sarebbe un gran miagolare’. E poi perché mai dovrei chiedere scusa?».
Magari perché ha urtato la sensibilità dei telespettatori.
«Ho raccontato un episodio che ho vissuto negli anni ’30 e ’40. Non ho incitato a mangiare il gatto adesso. Come non ho assolutamente dato nessuna ricetta: ho solo ricordato come veniva mangiato in quel periodo».
Se quello che lei ha detto è semplicemente una rievocazione storica, perché ha creato tutto questo polverone?
«Che gli animalisti si arrabbiassero, me lo immaginavo. In genere hanno reazioni allucinanti anche se vedono una cozza che si muove».
D’accordo, ma c’è una legge (la 281 del 1991) che tutela gli animali da affezione.
«Perché trasformare il gatto in un animale domestico, sterilizzarlo etc... significa tutelarlo?».
Su Facebook ha molti fan che la rivorrebbero in tv, ma c’è anche il gruppo ‘Mangiamo Beppe Bigazzi’. Come risponde alle critiche?
«
Nella mia vita ho mangiato coccodrilli, serpenti a sonagli, vermi in Australia. Perché nessuno si risente? E perché nessuno dice che, ad esempio, mangiare il pesce spada è come mangiare il leopardo, visto che è in via di estinzione? In ogni caso, ho ricevuto più di 1500 mail di solidarietà. Tutte piene d’affetto
».
Tra detrattori e sostenitori, c’è un dato di fatto: è stato intervistato anche dal Times e dalla Cnn.
«
Ormai sono diventato una celebrità.
Sul Times la notizia sulla mia esternazione sui gatti è stata tra le più lette. Quasi quanto la caduta delle Torri Gemelle. Se non fossi stato un po’ arrabbiato mi sarei fatto delle grasse risate. Anche se devo ammettere che, quand’ero un manager di grandi aziende, sono finito più volte sulle pagine del Wall Street Journal».
Avrebbe mai pensato che il mestiere del gourmet potesse avereripercussioni così più pesanti?
«No. Però la mia passione gastronomica l’ho sempre esternata anche durante le trasferte di lavoro. Ero famoso, infatti, per la mia valigia di sopravvivenza, ricca di ogni specialità della nostra terra, che offrivo ai miei colleghi nei vari summit all’estero».
Visto che Antonella Clerici tornerà in autunno a condurre La Prova del Cuoco, potrebbe esserci per lei un nuovo rientro?
«Io e Antonella siamo grandi amici, però non posso sapere cosa passi nei suoi pensieri. In ogni caso ho già 77 anni quindi posso anche pensare solo alla scrittura, un’altra mia grande passione. L’ultimo mio libro XXXXXXXX sta andando bene».
di Rosalba Carbutti
quotidianonet.ilsole24ore.com
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