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Ci tenevo a riportare un paio di lettere inviate a "La Nazione" con due spiegazioni e proposte di "risoluzione" del problema randagismo  e la relativa risposta del Direttore.
 
Elena

 
Firenze, 14 ottobre 2008 - Cara Nazione, purtroppo, il caso accaduto negli ultimi giorni di un bambino ucciso da uno o più cani randagi ha creato un allarmismo tra gli organi di stampa, senza affrontare il problema di fondo, ovvero la mancata applicazione della legislazione nazionale e regionale sulla sterilizzazione dei cani e gatti randagi e l’approntamento di strutture di accoglienza decenti per questi animali, non finalizzate solamente al lucro del privato convenzionato di turno. Fino a quando i Comuni, soprattutto al Sud, non si decideranno a svolgere le funzioni demandate dall’ordinamento in questo campo continueremo ad essere indegni di quello che si considera un Paese civile.
Alessio M. - Firenze
 
Cara Nazione, sono rimasto inorridito dall’uccisione di un bambino azzannato da un cane randagio. E’ l’occasione per dire basta con questa storia dei cani randagi che mordono bambini. E che per giunta portano malattie. Basta con questo animalismo da strapazzo. Il suggerimento io ce l’avrei: sterminare tutti i cani randagi.
Bruno C. - Firenze
 
 
Risponde il vicedirettore de 'La Nazione', Mauro Avellini
I COMUNI sono tenuti a raccogliere i cani in strada e a curarli, non certo a sopprimerli come suggerisce in modo poco civile qualche isolato lettore. Purtroppo però sono quasi 2mila le municipalità che non hanno né un proprio canile né una convenzione con strutture gestite in forma consortile. Più di mille non dispongono nemmeno di un servizio di cattura.
  
In Italia oltre mezzo milione di randagi rappresentano in effetti un pericolo per la salute e l’incolumità dei cittadini anche a causa di frequenti incroci tra razze ritenute aggressive, lupi compresi. Di fronte a questa situazione poco possono fare i servizi veterinari delle Asl. Molto di più potrebbero le campagne si sensibilizzazione contro l’abbandono (in estate vengono 'dimenticati' circa 300 animali al giorno) visto che nemmeno l’inasprimento delle sanzioni è riuscita a fermare la barbarie.
  
vicediretore de 'La Nazione', Mauro Avellini

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