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24 febbraio - Red non potrà più parlare con la sua grande amica Cristina, nome di fantasia per tutelare il suo dolore e la sua giovane età. Un boccone avvelenato ha ucciso il cagnolino Red dopo un giorno e mezzo di agonia e disperati tentativi di salvarlo. L’ennesimo caso di crudeltà contro gli animali, ma stavolta la storia è ancora più cattiva, se ci può essere una graduatoria nella morte di chi si ama.
 
Red era diventato il grande amico di Cristina, oggi una ragazzina dodicenne che da piccola aveva manifestato dei problemi con il linguaggio. Era chiusa in se stessa e parlava solo con i genitori e i nonni. La psicologa, a cui i genitori si erano rivolti, aveva consigliato loro di adottare un cane e farne regalo a Cristina: doveva diventare l’amico, il compagno di giochi, l’oggetto delle sue attenzioni, anche il confidente cui avrebbe raccontato se stessa e i suoi silenzi. Il cagnolino, il più gracile della cucciolata di Briciola e Leo, la coppia che stava a Cellore nel cortile dei nonni di Cristina, fu adottato e divenne Red, dal nome della volpe protagonista del cartone animato di Walt Disney «Red e Toby nemici amici», la storia di un’amicizia inseparabile fra una volpe e un segugio.
Il miracolo c’è stato davvero perché Red ha «insegnato» a Cristina a parlare anche il linguaggio degli uomini, dopo che entrambi si erano subito intesi su quello dell’affetto.
 
Era un cagnetto meticcio di 6 anni, di appena sei chili di peso, diventato davvero uno della famiglia, per il bene che le voleva Cristina e per l’affetto che lui ricambiava a tutti. Perfino a Pietro, il fratellino arrivato per ultimo in famiglia a prendere il posto di cucciolo: «Quando Pietro è tornato a casa dalla maternità, lo abbiamo portato in giardino per farlo conoscere a Red. Il cagnolino si è avvicinato e lo ha annusato, scappando subito via. Mi sono un po’ preoccupato pensando a sentimenti di gelosia», racconta il padre, «invece Red è corso nella sua cuccia a prendere la sua palla gioco preferita e l’ha portata in bocca a Pietro spingendogliela contro con il musetto come per invitarlo a giocare insieme. È stata una lezione per tutti».
 
Sabato scorso Red aveva accompagnato proprio Pietro, che oggi ha quattro anni, a casa della nonna, dove il papà si era impegnato a tagliare della legna. È stato il bambino con le sue urla ad attirare l’attenzione del padre: il cane era riverso a terra con spasmi e contrazioni evidenti da avvelenamento. È riuscito il tentativo di far sputare il boccone che il cagnolino aveva appena ingerito ed è stato toccante osservare Leo, il papà di Red, avvicinarsi e leccare il corpo contratto del cagnolino, quasi un aiuto per alleviargli le sofferenze. «Gli stava dicendo “Forza Red, che ce la fai!”», riferisce Pietro, che ha ricevuto un grave trauma dalla scena ma anche un grande insegnamento.
Disperata la corsa al vicino ambulatorio veterinario, dove il dottor Cesare Lerco e la sua assistente Anna si sono prodigati all’inverosimile per strappare Red alla morte. La lavanda gastrica ha liberato lo stomaco dai pochissimi residui del miscuglio ingerito da Red e il cagnolino è stato mandato in coma farmacologico «per isolare il cervello e sperare che la sostanza tossica venisse eliminata nel più breve tempo possibile», riferisce il veterinario.
 
L’animale è stato messo sotto la lampada e tenuto costantemente sotto controllo, con visite regolari anche nella notte di sabato e durante la giornata di domenica. «Alle 16, mentre ero in ambulatorio c’è stato un arresto cardiocircolatorio su quale sono intervenuto tempestivamente rianimando Red», aggiunge Lerco, «e il cuore è ripartito, ma a quel punto l’animale era già molto provato. Alle 22 aveva ancora un respiro molto superficiale e alle 2 di notte ha cessato di vivere. Purtroppo l’efficacia del veleno, in rapporto dose ingerita-peso corporeo è stata devastante», conclude il veterinario.
 
Cristina e Pietro, che credono alle favole e sognano sempre un lieto fine anche alle storie più crudeli, non avrebbe mai creduto di leggere l’ultima pagina di un’amicizia uccisa dalla cattiveria degli uomini.
Stamattina alle 11, nella sede della Provincia, l’assessore all’ecologia, Luca Coletto e il sottosegretario di Stato a lavoro, salute e politiche sociali Francesca Martini, illustreranno il pacchetto di provvedimenti adottati per contrastare il pericoloso fenomeno delle esche avvelenate sul territorio.
 
Vittorio Zambaldo, L'Arena
 
animalieanimali.it
  
Foto Laura - Pavia

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