Ecco a voi Clyde, il gatto che è sopravvissuto ad una miracolosoa e misteriosa odissea durata ben tre lunghi anni dalla Tasmania al Queensland.

 
Nel 2006 un bellissimo esemplare di gatto dell’Himalaya, si era perso nei pressi della sua abitazione in Tasmania, città di Magra. E da allora i Philips, i suoi proprietari, non lo avevano più visto con loro grande dolore. “Abbiamo fatto di tutto per ritrovarlo “ ha affermato la Signora P.” siamo andati di porta in porta, abbiamo messo in giro volantini , ma nulla…”

 
Il gatto nel frattempo, non si sa come, era finito a ben 3800 km di distanza, a Cloncurry nel Queensland, oltrepassando non si sa con quale mezzo, persino l’Oceano Indiano, dove era stato adottato da un’infermiera di un ospedale che lo aveva trovato.

 
Poi questa avendo ricevuto un’offerta di lavoro in un’altra città e dovendosi trasferire, aveva portato il gatto da un veterinario che grazie al microchip è riuscito a risalire ai veri e tanto lontani padroni di Clyde.

 

“E’incredibile - ha esclamato la signora Phillips - che Clyde sia ancora vivo. Lo avevo comprato per fare un regalo di compleanno a mia figlia e un giorno, tre anni fa, se n’era andato. Eravamo disperati”.  Ironia del caso, la signora fa proprio parte di un’associazione che propaganda l’utilizzo dei microchip e ritiene che il suo gatto possa essere stato anche rubato.

"Non possiamo sapere come siano andate le cose…so solo che non appena ho saputo che era vivo, non potevo crederci ed ho cominciato a piangere dalla gioia. E’ una di quelle storie di cui senti parlare alla televisione o sui giornali, ma che non pensi mai possa accadere proprio a te!!”

 

Ora i Philips devono raccogliere la cifra di $1000 per riportare il loro gatto a casa dalla Tasmania.

 

Nella foto Katrina Philips con la figlia Ashleigh e l'altra loro gatta, Francesca.

 

Elena
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