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Asti, speleologi salvano tre cani
Asti - 31 gennaio 2012- Ettore, Aurora e Boosta hanno vissuto la nevicata sotto terra, ma dopo quasi trenta ore i tre cani sono salvi. Il loro abbaiare si era perso sotto mezzo metro di neve ed oltre uno di terra. Il maltempo ha complicato le operazioni di soccorso avviate sabato, dopo l'allarme lanciato dal padrone dei tre Jack Russel Terrier, e felicemente concluse ieri pomeriggio. Mobilitati Vigili del fuoco e il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico.
«Abbiamo fatto l'impossibile e ci siamo riusciti» spiega Paolo Guaschino, proprietario di Vercelli, sul confine della tenuta Maranzana. I tre animali erano rimasti intrappolati in una tana nella riserva di caccia Maranzana, alle porte del paese. «Stavamo accompagnando una battuta quando seguendo le tracce di una volpe i tre cani si sono infilati nella tana di un tasso» ricorda Guaschino, titolare dell'allevamento Mascalzone Canino. «Tana dall'imbocco di una trentina di centimetri e presumibilmente profonda un metro e mezzo per uno sviluppo di una decina di metri. Nonostante i tentativi non è stato possibile farli tornare indietro» prosegue nel racconto. Da qui la richiesta di soccorso. Grazie ad uno strumento di rilevazione sonora domenica pomeriggio i pompieri hanno udito un primo abbaiare.
«Alle cuffie ho riconosciuto Ettore» ammette l'allevatore, ricordando il nome di uno dei tre esemplari di 3 anni. Si tratta di Boosta, Aurora di San Martino delle Scale e Krisbos Dundee «Ettore» in particolare quest'ultimo è campione italiano riproduttore. Mentre Aurora è stata la prima campionessa nazionale di lavoro. Sempre al suo fianco il sindaco Paolo Porta che si è poi rivolto al Corpo Alpino che, con l’impiego di una squadra di Alessandria e di cinque tecnici speleologi, è riuscito a mettere in salvo gli animali. «Sono stati utilizzati fumogeni da cava per capire quale fosse la circolazione d’aria all’interno della massa rocciosa. Ampliati gli stretti passaggi sotterranei sino a raggiungere a voce i cani intrappolati che, seguendo i richiami, sono usciti indenni» concludono i soccorritori, pronti a intervenire anche con un piccolo escavatore.
La Stampa