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La denuncia di un'associata Enpa
Aprica: gatti torturati in via Negri «Se danno fastidio chiamate l'Asl»
Silvana Boninchi: «Felini uccisi a sassate o tenuti lontani dal cibo. Adesso basta»
 
APRICA (SO) -  Gatti colpiti a sassate, massacrati a legnate, buttati semi affogati nella spazzatura. E ancora gatti tenuti lontani dal cibo, che qualcuno lascia a loro, nascondendolo sotto la neve gelata. Accade ad Aprica in via Negri ormai da tempo, ma ora la situazione sembra essere peggiorata, almeno a livello di crudeltà nel perseguitare i felini. Azioni disumane Un gatto morto nel vano tentativo di salvarlo dopo le torture inflittegli, un altro che mostra i chiari segni dei ferimenti subiti sono una piccola testimonianza dell'orrore che si sta consumando ad Aprica a discapito di animali indifesi uccisi
 
Solleva il caso Silvana Boninchi, associata all'Enpa (Ente nazionale di protezione animali), che spesso si trova nella località dove ha un'abitazione e ha visto con i suoi occhi quanto accade ai gatti della via.
«Non se ne può più ? sbotta Boninchi -. I casi di maltrattamento sono aumentati negli ultimi tempi e in ferocia. E ora siamo al limite. Vietano ai randagi perfino di mangiare. Mi sono fatta carico di portare a loro qualche crocchetta e, invece, qualcuno ha coperto il cibo con la neve gelata, impedendo così di raggiungerlo».
 
Boninchi non si definisce una fanatica, ma chiede rispetto e civiltà. «I gatti danno fastidio perché le loro secrezioni puzzano? Va bene ? prosegue -, ma non riduciamoli moribondi al punto che non si può fare più nulla per loro. Che la pipì dei maschi, in determinati periodi dell'anno, puzzi è pur vero, ma è anche vero che con un po' di buona volontà e qualche accorgimento il problema è risolvibile. Mi viene invece spontaneo chiedermi cosa ci si possa aspettare da persone che risolvono problemi tanto banali in un modo così barbaro». Che fare allora? La signora suggerisce, ad esempio, di rivolgersi all'Asl per farli portare nel gattile (attualmente girano nella zona sei o sette gatti di proprietà e randagi), oppure c'è anche qualche metodo fai da te per evitare che il felino faccia la pipì davanti alla propria porta di casa. Basta mettere una buona quantità di pepe macinato, i gatti lo annusano e pare che se ne vadano.
 
Ma se qualcuno insiste nel fare a loro del male, i rischi sono grossi. In base alla legge regionale 25 del luglio 2006, infatti, i gatti che vivono in stato di libertà sul territorio sono protetti ed è vietato a chiunque maltrattarli o allontanarli. Per habitat di colonia felina si intende qualsiasi territorio o porzione di territorio, urbano e non, edificato e non, nel quale risulti vivere stabilmente una colonia felina, indipendentemente dal numero di soggetti che la compone e dal fatto che sia accudita o no dai cittadini. La legge 189 del luglio 2004 dice, inoltre, che chiunque per crudeltà o senza necessità cagioni una lesione ad un animale, è punito con la reclusione da 3 mesi a un anno e con una multa da 3mila euro a 15mila euro. La pena è aumentata della metà se ne deriva la morte dell'animale. 
 
Castoldi 
 

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