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03/02/2012 - AOSTA. Un corso per formare e informare chi accudisce le colonie di gatti liberi sul territorio. Lo organizza il canile regionale di regione Croix Noire, diretto da Danilo Maccarrone. «Daremo due tipi di tessera. Una al termine del corso e una per permettere alle gattare di acquistare il cibo per gatti a prezzo scontato. Stiamo studiando le modalità di questa offerta».
Al momento, sono state fissate date ipotetiche. «Si comincerà a marzo - continua Maccarrone -. Sono aperte le iscrizioni. Di certo, organizzeremo due incontri ad Aosta e due in Bassa Valle. L'Alta Valle, considerato lo scarso riscontro, la convocheremo con il gruppo di Aosta».
La decisione di promuovere questa iniziativa è determinata dall'urgenza di fronteggiare, in termini idonei, le 600 colonie di felini sul territorio regionale. E' importante che, soprattutto chi vorrà aderire, per la prima volta, alla proposta, abbia un'informazione corretta sulla gestione di questi animali.
Dichiara il direttore del canile: «Non sempre le colonie vengono trattate nei dovuti modi». Spiega: «Alcune gattare, per esempio, non sono consapevoli che il fenomeno dell'aumento dei gatti liberi sul territorio viene incrementato da un'alimentazione troppo abbondante. Dobbiamo, poi, illustrare, al meglio, i vantaggi della sterilizzazione. Una pratica indispensabile per scongiurare un numero di nascite ingestibile». Nelle lezioni del corso verranno studiati capitoli riguardanti l'igiene, il monitoraggio delle patologie e i risvolti della problematica sociale originata da una presenza incontrollata di felini.
Nel 2012, continuerà il progetto "Se mi ami proteggimi", avviato a novembre 2011, promosso dalla direzione del canile, in collaborazione con l'Avapa, il Celva, l'Usl, l'assessorato regionale alla Sanità e l'Ordine dei veterinari. Alla campagna di sterilizzazione, sostenuta con 80 mila euro, circa, elargiti da Stato, regione e Celva, hanno aderito undici dei tredici veterinari con ambulatorio in Valle. L'obiettivo pone al centro la sterilizzazione di mille gatti all'anno. «Stiamo procedendo molto bene, ma i dati sono ancora in elaborazione», anticipa Maccarrone. Sottolinea come la disponibilità garantita dai veterinari abbia risolto il problema logistico. «I cittadini non devono più portare il gatto in canile, ma possono avvalersi dell'ambulatorio più vicino», conclude.
Sandra Lucchini
AostaOggi.it