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04/11/2011 AOSTA - Cinquecento colonie di gatti vivono libere sul territorio regionale, per un totale di 2.549 felini. Numeri ritenuti «considerevoli» dai promotori del progetto "Se mi ami proteggimi", campagna di sterilizzazione mirata a tutelare le condizioni di vita degli animali senza proprietario, ma anche alla salvaguardia di salute e igiene pubbliche. Fra gli obiettivi spicca, innanzitutto, la prevenzione della zoonosi, ovvero malattie trasmesse dall'animale all'uomo. E' stata presentata, ieri, nella sede del Celva.
Per la lotta al randagismo e al controllo delle nascite scendono in campo gli enti locali e la regione Autonoma Valle d'Aosta, sostenuti dall'Azienda Usl, dall'Ordine regionale dei veterinari e dall'associazione Avapa onlus. Un progetto finanziato dallo Stato per un totale di 89 mila euro. Aderiscono 11 dei 13 ambulatori veterinari in attività in Valle.
La sterilizzazione ha coinvolto, ad oggi, 1.312 gatti; rimangono da trattare altri 1.237. Si tratta di un intervento delegato ai Comuni da normative nazionali. A queste rilevante campagna di controllo delle nascite si è arrivati anche a seguito delle segnalazioni dei cittadini e delle associazioni protezionistiche preoccupati del notevole incremento di gatti liberi. Colonie gestite da persone volontarie che provvedono a nutrirle e curarle. Quattrocento "gattare" impegnate, ogni giorno, nell'operazione benessere degli animali, sostenendo, sovente, le spese di tesca propria. Si occuperanno della cattura e del trasporto dei gatti nell'ambulatorio più vicino alla "colonia". Sono previsti tre incontri con i "custodi" dei felini: il 4, il 9 e l'11 novembre, rispettivamente, a Verres, nel salone comunale; ad Aosta, nella sede del Celva e ad Arvier, nella sala consigliare.
Mauro Ruffier, veterinario regionale, ha sottolineato «l'intervento prioritario del Celva nella gestione diretta della comunicazione e del progetto con ricadute sanitarie importanti. I casi di toxoplasmosi e malattie da graffio sono frequenti. E' divenuto improrogabile scongiurarle».
Di «valore aggiunto» del progetto ha parlato Federico Molino, presidente dell'Ordine dei veterinari. «La copertura del territorio regionale agevola la suddivisione dei gatti da sterilizzare che verranno rilasciati liberi con il microchip». Molino ha anticipato la volontà dei veterinari nell'applicare tariffe agevolate. «In un periodo di crisi è opportuno ottimizzare i fondi ministeriali».
«Facilitare la convivenza tra uomo e animali, sensibilizzando i residenti a condividere le modalità di questa campagna», ha detto Giusto Perron, sindaco di Fénis, in rappresentanza degli enti locali.
«L'Usl - ha dichiarato Stefania Riccardi, direttore generale - entra nel progetto come attore fondamentale, mettendo a disposizione la Struttura di Sanità Animale. La vera novità di questa campagna di controllo delle nascite è la sinergia fra protagonisti diversi. Oltre al Celva - ha sottolineato il direttore Usl - offrono un contributo essenziale i volontari dell'Avapa, associazione con cui collaboriamo da molti anni. La sensibilizzazione dei cittadini non deve privarli del piacere di prendersene cura», ha affermato.
La convivenza con gli animali è parte integrante della vita dell'uomo. Ed è, secondo Laura Verdura, presidente dell'Avapa, «responsabilità delle nuove generazioni. I gatti - ha detto - hanno il diritto di vivere liberi sul territorio, ma dobbiamo essere consapevoli dell'urgenza di contenere le nascite e di tutelare la loro salute». Parole di stima rivolte alle "gattare". «Mettono a disposizione tutto ciò che hanno. Anche soldi. Da parte nostra garantiamo i trasportini e le gabbie, oltre a scatolette di cibo». Laura Verdura spera nella continuità di questa collaborazione. «Spero, in particolare, nei giovani», ha concluso.
S.L. AostaOggi.it