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Luglio 2007 .Tempo fa animalisti a Tianjin avevano salvato oltre 400 gatti destinati al crudele mercato delle pellicce. La notte del 7 luglio, grazie all’intervento di un gruppo di oltre 100 volontari di associazioni protezioniste cinesi, altri 1450 gatti destinati al mercato della carne e delle pellicce, al prezzo di euro 1,37 ciascuno, sono stati portati in salvo. Dopo aver ricevuto la segnalazione che i veicoli erano in viaggio diretti a Guangdong per rifornire commercianti senza scrupoli, nel cuore della notte il gruppo di volontari è partito ed è riuscito ad intercettarli.Tempo fa animalisti a Tianjin avevano salvato oltre 400 gatti destinati al crudele mercato delle pellicce. La notte del 7 luglio, grazie all’intervento di un gruppo di oltre 100 volontari di associazioni protezioniste cinesi, altri 1450 gatti destinati al mercato della carne e delle pellicce, al prezzo di euro 1,37 ciascuno, sono stati portati in salvo. Dopo aver ricevuto la segnalazione che i veicoli erano in viaggio diretti a Guangdong per rifornire commercianti senza scrupoli, nel cuore della notte il gruppo di volontari è partito ed è riuscito ad intercettarli.
I gatti sono stati ritrovati in condizioni disastrose, la scena che si è presentata davanti agli occhi dei volontari non può essere pienamente resa con le parole: accatastati dentro piccole gabbie, senza cibo, senza acqua, alcuni sono stati rinvenuti morti per denutrizione o soffocamento. All’interno delle gabbie in legno anche cuccioli, deceduti subito dopo la nascita.
Attualmente i gatti, molti dei quali sono già stati adottati, si trovano in un rifugio provvisorio dove stanno ricevendo le prime cure, cibo e tanto amore. Grande sensibilità è stata dimostrata dalla stampa cinese, la quale ha riportato la notizia ed invitato i lettori ad adottare e mandare aiuti per gli animali. “Shanghai Small Animal Protection Association”, associazione riconosciuta dal Governo è intervenuta per dare assistenza e fornire il primo soccorso agli animali. Non essendoci leggi a protezione animali, il salvataggio è stato reso possibile grazie all’intervento dei volontari che hanno condotto una lunga trattativa con il proprietario dei gatti stipati nei tir. Questo evento rafforza la nostra richiesta rivolta al Governo cinese di introdurre con urgenza una legislazione a protezione degli animali per fare in modo che i responsabili di simili orrori vengano sanzionati. Nanjing, città che era stato il teatro di un orribile massacro di cani randagi indetto dalle autorità locali, le quali mesi fa avevano utilizzato lo sterminio di massa quale soluzione al problema della Rabbia, provocando così la più ferma condanna da parte delle associazioni protezioniste di tutto il mondo, tra cui l’OIPA, ha preso ora l’impegno di non ricorrere più a tali misure ma di considerare incentivi finanziari per coloro che adotteranno cani randagi e disincentivi per scoraggiare l’acquisto di animali da negozianti senza scrupoli.
Fonte OIPA International Campaigns Director - Paola Ghidotti