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ROMA - Chi ha sempre creduto che morire d'amore non fosse altro che una licenza poetica, cambierà idea. Leggendo la storia di due donne, protagoniste di gesti estremi per l’affetto incondizionato verso i loro animali.
 
L’una a Merano (Bolzano), annegata nel torrente Passirio, mentre tentava di mettere in salvo il suo cane in difficoltà. L’altra a Capranica (Viterbo), sottratta alla morte dai carabinieri mentre distesa sui binari della ferrovia Roma-Viterbo, attendeva il passaggio del treno. Malgrado chilometri di asfalto le separassero dalla nascita ed entrambe le donne vivessero una vita all’insaputa l’una dell’altra, oggi sono balzate agli onori della cronaca. Dando la prova provata che si può amare da morire e morire d’amore. Anche per il proprio cane.
 
È accaduto alla meranese di 64 anni che, nel pomeriggio, è stata trascinata per alcuni chilometri dal torrente Passirio che in queste settimane porta molta acqua a causa dello scioglimento della neve in quota. Vano il tentativo di rianimarla da parte del medico d’urgenza, calato nei pressi del cosiddetto ponte romano dall’elicottero del 118, con il vericello. La donna si era tuffata per recuperare il proprio cane, affacciatosi sul torrente per bere.
 
È accaduto alla donna di 53 anni, residente nella capitale, secondo i medici del pronto soccorso di Viterbo, vittima di una forte alterazione psicofisica. Tanto che la stessa protagonista del tentato suicidio, ha raccontato di aver invocato più volte il sonno eterno per il forte dolore provato dalla recente morto del proprio cane, che da anni viveva con lei nel suo appartamento a Roma. «Era la mia unica compagnia», ha detto la donna.
 
Vero è che l’amore a sei zampe non ha limiti anche se non tutti i padroni di cani, gatti o pesci rossi, arriverebbero a dar prova di un affetto così cieco e impulsivo. Al contrario degli animali, portati per istinto a dare amore incondizionatamente: alcuni più degli altri. Come testimoniano i fatti di cronaca. Non sono pochi i casi in cui il cane è morto per salvare la padrona o una persona in difficoltà. Meno facili da ricordare le storie che tirano in ballo i gatti. Invece sono numerosissimi gli episodi dove gli animali si sono sacrificati per altre bestie. Cos’altro aggiungere? Voi cosa arrivereste a fare per il vostro animale?
 
ROBERTA MARESCI
 
lastampa.it

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