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"AIUTO AFFOGA!" MA IL GATTO FA IL TOPO E SI SALVA
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Firenze - L'allarme intorno alle diciassette, minuto più minuto meno. La scena sembra quella di un dramma che si sta compiendo o, peggio, si è appena compiuto. Protagonisti, i gatti del Ponte alle Grazie.
Sguardi puntati come un mirino in basso, verso l'Arno e le sue acque scure e minacciose che potrebbero ingoiare qualunque cosa o persona. La folla si assiepa sul ponte alle Grazie, le mani indicano un punto non troppo lontano, «guarda, è lì». Arriva anche la polizia municipale. I tre agenti si uniscono alla folla che cresce attimo dopo attimo. «Scusi cosa sta succedendo? Un altro suicidio?». Panico. Qualcuno si sporge sulla spalletta anche troppo, vuol vedere lo spettacolo, come sempre.
IL TENERO SPETTACOLO -
Ma questa volta lo spettacolo sa di tenerezza. Due gatti. Uno nero, l'altro bianco e nero. Se ne stanno pigramente abbandonati uno accanto all'altro sul bordo ai piedi del ponte.
Guardano verso l'alto, quasi sorpresi di avere tutta l'attenzione del mondo intorno. «Poveri gatti», dice un uomo turbato. «Sono rimasti incastrati laggiù, bisogna salvarli». Incastrati sotto il ponte, con il fiume gonfio della pioggia degli ultimi giorni e che ora sembra minacciarli. «Vi prego, fate qualcosa», dice una donna. Ieri pomeriggio una decina le richieste di aiuto arrivate alla centrale di vigili urbani e vigili del fuoco.
Tutte dello stesso tenore le chiamate: bisogna fare qualcosa per due gatti rimasti sotto il ponte alle Grazie. I vigili urbani arrivano e sono in tre, i vigili del fuoco anche, sono in cinque.
Quando la macchina dei soccorsi si è messa in moto arriva un uomo. Non ha bisogno di avvicinarsi al ponte per capire cosa sta succedendo. Questa scena l'ha già vista altre volte.
«Non bisogna salvare nessun gatto», rassicura tutti.
Qualcuno lo guarda senza capire ma lui sorride e spiega.
IL PARAPETTO E' LA LORO CASA
- Quel piccolo parapetto che sfiora l'acqua è la loro casa. Proprietari per usucapione ormai. Da cinque anni. Sono madre e figlio, racconta l'uomo che vive in via de' Neri. I vigili del fuoco sono arrivati fin qui altre tre volte nei mesi passati per gli stessi gatti.
Quei due sono stati adottati dal quartiere.
E
loro la sanno lunga. Ogni tanto sbucano fuori dai tubi delle fogne e trovano sempre qualcuno che si intenerisce e lancia qualcosa da mangiare.
Un anno fa alcuni signori avevano anche legato un cestino a un filo per dare da mangiare ma poi qualcuno l'ha fatto sparire. Da allora a turno chi può li sfama. Loro, ben nutriti e incuranti di tutto, continuano la loro vita sulla sponda dell'Arno.
E ogni tanto vivono il loro quarto d'ora di celebrità. Ieri sono stati più fotografati di una diva del cinema.
Un giapponese, per quel clic, ha rischiato di finire in acqua, ospite non invitato dei due gatti del Ponte alle Grazie. Che dopo aver scatenato tanto clamore, con grande eleganza, sono spariti. Tanto rumore e neppure un po' di cibo in cambio.
Antonella Mollica
http://corrierefiorentino.corriere.it
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