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Ritengo personalmente doversoso pubblicare questa lettera inviataci dal gattile di Rho, che commenta un articolo uscito all'inizio del mese in cui venivano tratte affrettate conclusioni cica il "non affido" di un ucciolo ad una persona di età avanzata (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/04/giudicata-troppo-anziana-per-adottare-un-gatto.html)
Troppo spesso le motivazioni dei volontari non vengono tenutein debita considerazione ma a volte basterebbe soffermarsi più di un attimo e capire perchè, a volte, si propongono alternative certamente molto più adatte ad ogni situazione. L'unico modo per ridurre, perchè eliminare è impossibile, i casi sempre troppo frequenti di dolorose rinunce e conseguenti rientri di animali nelle strutture.
Un caro saluto a Paola e a tutti i volontari,
Elena Vandelli
www.gattopoli.it
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Spettabile redazione
In merito alla lettera pubblicata su REPUBBLICA del 4 novembre scorso, "TROPPO VECCHIA PER ADOTTARE UN GATTO" a nome di Gina Caianello, sono a chiedervi diritto di replica con queste poche righe che seguono.
Distinti saluti
Paola Barbieri
Presidente di Dimensione Animale Rho - Gattile di Rho
Buon giorno, sono Paola Barbieri, presidente di quella associazione animalista di cui la signora Gina Caianello tanto ha deplorato le “regole” adottive.
Non voglio tediare alcuno con discorsi lunghi e di puro interesse disquisitivo solo per chi vive anima e corpo immerso ogni giorno nel volontariato animalista, ma, ci tengo a dire almeno questo:
se la signora voleva adottare un gatto sicuramente al gattile di Rho ve ne erano parecchi.
Perchè proprio un piccolo? Aiutare un animale in gabbia significa anche adottarne uno
che sia idoneo alla propria persona ed al proprio "modus vivendi".
Io credo che il compito di una responsabile di una associazione animalista, così come quello di tutti gli altri volontari, sia cautelare innanzitutto e soprattutto gli animali che si hanno in custodia.
Purtroppo posso citare tantissimi casi di “rientri” di cani e gatti con le stesse garanzie iniziali portateci dalla figlia della signora settantacinquenne (signora, peraltro, mai neanche conosciuta xchè mai recatasi in gattile a farsi conoscere): la mamma, la nuora vengono ricoverate ed i figli, che nel frattempo si sono sposati, oppure hanno cambiato casa, oppure hanno avuto dei figli, non possono tenere l'animale (anche se prima ne hanno garantito il ritiro.) e quindi il cane/gatto rientra in canile/gattile.
Nel caso denunciato dalla signora Caianello il "modus operandi" seguito era semplicemente finalizzato , come fanno la maggioranza delle associazioni animaliste,a cautelare il futuro del gatto per cercarne un'adozione più idonea.
Presidente di Dimensione Animale Rho (gestore , in convenzione, del GATTILE COMUNALE DI RHO)