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LA STORIA DI "MESCHINEDDU"
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Ciao Elena,
Ti invio la storia della mia avventura con Meschineddu ...
Il volontariato con i felini è una buona cosa, suppongo...
**E' proprio quest'ultima considerazione che mi ha spinto a catturare Meschineddu a Vulcano; lo avevo curato e rifocillato per un mese; diligentemente gli avevo difeso le pappe e il cuscino dai gatti più grossi; ho anche cucinato per lui.
A Meschineddu mancava mezza mandibola, poverazzu, e sanguinava
. Non si faceva assolutamente avvicinare, soffiava e graffiava.
Finchè sono stato assente per tre settimane. Al ritorno, a novembre, non si è più fatto vedere.
Per scrupolo, ho fatto un giro per cassonetti ( ogni tribù di gatti possiede e controlla il proprio cassonetto in inverno), per cercarlo : non c'era .
Chiesto in giro alle gattare, alla vicina di casa, al bar ; niente . Meskineddu kaputt, ho pensato, bene, niente più responsabilità .
Si è appalesato dopo cinque giorni
, ancora sanguinolento, magro come un tossico, affamatissimo (tre uova in un giorno più le crocchette) e raffreddato (starnuti su starnuti ) .
Ce l' avrebbe fatta a superare metà dicembre e gennaio senza cure e senza di me ?
Ho pensato di no. Necessitava di cure mediche, quantomeno ...
Dopo frustranti ed inutili tentativi di cattura incruenta
mediante sedazione col valium mischiato al latte, e con altri cocktail di benzodiazepine,
mi son alfin risolto a tentare di catturarlo
. Intrappolarlo in una stanza non è stato difficile; ma acchiapparlo, metterlo in una scatola e tenercelo per le ventiquattr'ore del viaggio, urca! Con un leopardo avrei tribolato meno ...
Quanto ai miei conseguenti graffi, tagli, escoriazioni, sbucciature, suture ... non ho fatto il militare, mai stato nella Folgore, non sono neanche uno sportivo ma ...
fortunatamente ho l' hobby delle cactacee, e potrei tranquillamente insegnare ad un indù come si dorme su di un letto di spine ...
All' arrivo mi toccò estrarlo dalla scatola-carcere, lavarlo (facile, con una mano tieni a bada quattro zampe-dieci artigli-e-le zanne, con l' altra lo lavi con la terza lo tieni fermo con la quarta lo risciacqui, quattro insaponature quattro risciacqui quattro ... fortuna che i gatti selvatici amano essere lavati ...), asciugarlo.
Il veterinario gli ha tolto tutti i denti dal lato malato , che provocavano le continue ferite .
È un mese che l' ho messo in biblioteca (mi è sembrato il luogo più idoneo; ogni biblioteca che si rispetti deve avere un gatto, sennò i libri se li mangiano i topi, o prima o poi... ).
Non sanguina più, pare guarito.
Mia moglie , per la quarantena , non voleva venisse a contatto con gli altri due, Calsifer e Cetta. Guai a me...
sarà bene specificare che in casa comando io, essendo il maschio dominante; mia moglie prende solo le decisioni ... e ora divide il letto matrimoniale, che prima spartiva con me, con un maschio peloso e grasso, vagamente tigrato , sfortunatamente non castrato.
Lui però non russa e non parla nel sonno. Contenta Lei...
Io sto nella depéndance del piano di sotto, con due pesci rossi e il fantasma del Louvre, alias sunnominato Meschineddu.
Pensavo soffrisse la perdità della libertà, la mancanza degli ampi spazi isolani : macchè!
Non si fa più vedere , vive in incognito, ma mangia come un lupo!
Credo che la vita di albergo, la mia cucina, il mio charme di maggiordomo agé gli piacciano ;
solo che, da buon siciliano, ama la sua privacy come un Provenzano qualsiasi.
Ho scoperto che nel supermercato vicino a casa mia vendono le galline in offerta a due euro al pezzo, ed un chilo di panettone a 1,5 euro ( costo al chilo più basso di qualsiasi cibo per gatti o cani ).
Domani è domenica : ho deciso gli cucinerò una gallina all' agrodolce farcita con il panettone, l' uva passa e pinoli .
L' altra che gli ho cucinato prima gli è piaciuta, ma era meno elaborata...
P. S. Le foto fanno un po' ribrezzo , ma questo era Meschineddu, e le riprese le ho proprio dovute fare , con il tele, per controllare lo stato della ferita, dato che non si lasciava avvicinare...
adesso neanche si fa guardare , non è certo un passo avanti ... ma sta bene e sverna al calduccio .
Aggiungo un' altra notazione: ho cinquantaquattro anni, ed uno che fa di queste cose , a 54 anni, beh, si sente un po' cretino , non so perchè ... ma finchè i miei due figli non mi faran nonno ...
Un cordiale saluto
Giovanni Bassi
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