Eccoti i miei adorati mici e un loro breve profilo per presentarteli

 
Aisha è una cagnolina, ma te la mando lo stesso perchè nonostante sia  cieca ha adorato da subito i gatti e adesso dopo solo tre mesi di vita insieme  e finiti i primi logici timori giocano e mangiano insieme senza problemi

 
Papocchio, ha otto anni ed è il più "rompi" e il più furbetto, ha insegnato agli altri ad aprire le porte, combina i guai e poi si defila mentre gli altri tontoloni restano sul luogo del delitto e si prendono la colpa, è stato trovato a sei mesi, strillava come un matto rintanato in un cespuglio al centro di uno dei vialoni più trafficati di Milano.
  

Golia, sei anni, lo portai via da un negozio che regalava gattini perchè mai mi è capitato di vedere un gattino di tre mesi disperarsi a quel modo, ancora oggi non sopporta di essere trattenuto in braccio e si divincola come un serpente..eppure è il gatto più patatoso e dolce e fiducioso che ci sia, ha un'ingenuità di base che non gli fa capire di chi può fidarsi.

 
Mosè, tre anni, trovato piangente sotto la pioggia nell'orto che abbiamo dopo essere andati a vivere in montagna. Qui i gatti non li vedi, sono schivi e vivono quasi allo stato selvatico. Lui si disperava e appena l'ho chiamato mi è letteralmente saltato in braccio. E' un micio timido e riservato, è uno di quei gatti che se si spaventano perdono la testa, ma con noi è uno zuccheroso che dispensa leccatine affettuose.

 
Gulliver, cinque anni, una creatura speciale. Lo tirai fuori da un tubo di cemento sotto una catasta di legna quando aveva diciotto giorni.
Alla prima visita veterinaria ci dissero che non era normale, aveva un problema neurologico, forse un tronchetto gli era rotolato addosso o un virus trasmesso dalla madre. Abbiamo passato sei mesi di paure che potesse farsi male perchè non ha mai camminato normalmente, lui barcolla, cade,se si spaventa perde del tutto la coordinazione  e in quei primi periodi di vita spesso sbatteva il musino per terra ed era a rischio fratture. Lo tenni in gabbia all'inizio e ogni giorno passavo ore con lui per terra sopra coperte soffici per ridurre i rischi al minimo. Siamo stati ricompensati perchè oggi è un gatto stupendo, con un carattere da tigre e il bisogno di affetto di un micino. Gulliver è il cocco di casa, gli altri gatti gliele danno tutte vinte e giocano con lui senza mai ribellarsi. Certo lui ha la camminata di un gatto meccanico, ma sale sul divano e sul letto da solo e sa scendere in retromarcia per non farsi male. Gulliver è la gattificazione del coraggio dei disabili, è curioso, partecipa alla vita di tutti e ha una testardaggine che sfocia nella prepotenza, un vero combattente dal cuore di burro.

 
Aisha è l'ultima arrivata, sei mesi, una cucciola cieca e con problemi di cuore buttata con i suoi fratelli vicino ad un cassonetto nel napoletano. Quando mi è arrivato il suo appello da qualche parte è scattato un clic e io e mio marito abbiamo voluto offrirle almeno una parte di tutto ciò che le è stato negato. Lei è fantastica, i gatti l'hanno accettata e lei li adora. La nostra è una strana famiglia, alcuni di noi non sono propriamente "perfetti" ma qui nessuno, proprio nessuno ci fa caso, tutti proteggono tutti e tutti accettano tutti nel rispetto dei caratteri e dei propri spazi....chissà com'è però i nostri spazi umani sono sempre sotto perenne conquista e noi ne siamo tanto ma proprio tanto felici.