Dicembre 2009
 
«I cuccioli non sono pacchi di Natale». Elena Vandelli di Castellarano (www.gattopoli.it) chiede di non regalare animali per le festività
 
Notizie Locali 20 dic 2009 -  Non regalate cuccioli per Natale: non sono giocattoli da mettere sotto l’albero e poi da abbandonare quando ci si stanca». È il consiglio che Elena Vandelli – fondatrice castellaranese di www.gattopoli.it e volontaria in un Centro Soccorso Animali – dà a tutti coloro che in questi giorni sono tentati di “impacchetta re” un quattrozampe per figli o fidanzate. «Mai come in questi giorni – spiega Elena – il telefono di noi volontari suona all’impaz – zata con richieste di adozioni. Bene direte voi! In effetti non c’è cosa più gradita che ricevere chiamate per buone adozioni. Ma attenzione: ho detto “buone”!
Non vi potete nemmeno immaginare cosa significa per noi la classica frase: “Buongiorno, vorrei un cucciolo da regalare…”». L’animalista arriva subito al nodo della questione: «Per quanto riguarda il “re g a l a re ” un animale, penso non si possa fare una scelta peggiore». Innanzitutto perché «non è un oggetto che si compra al centro commerciale». E poi perché «non è assolutamente detto che chi lo riceve lo desideri, o al limite che lo desideri anche il resto della sua famiglia ».
Per cui anche se il gattino o il cagnolino sotto all’al – bero «fanno molto film americano, subito dopo il trambusto della festa con parenti ed amici, in mezzo a mille risate, carte colorate e fiocchi, dopo verrà la necessità di uscire per i bisogni, e poi la pappa, e poi eventuali pianti, e poi il veterinario, così via …». Per chi decide di fare un’adozione consapevole «tutto questo è normalissimo.
 
Ma per chi è stato oggetto di una scelta altrui o si è fatto prendere da facili entusiasmi, diventa subito tutto un peso e il nuovo arrivato viene rimproverato e messo in un angolo, quando poi non alla porta». Sottolinea allora Vandelli: «Le adozioni si fanno col cuore ma anche con la testa! ». Ma non è finita. Domanda la volontaria: «Vi siete mai chiesti perché il triste traffico illegale di animali, purtroppo sempre attuale, si “v i va c i z z a ” in modo particolare in questo periodo dell’anno? La grande richiesta di cuccioli di razza sotto le feste di Natale alimenta questo mercato e poco importa se poi loro sono costretti a subire viaggi in condizioni pietose rinchiusi in bauli d’auto sporchi, freddi e bui, senza cibo, né acqua, né aria, arrivando spossati e spesso malati, anche morti». Ciò che importa «è che siano di razza, possibilmente di taglia piccola e che giungano in tempo per la sera della Vigilia con un bel fiocco rosso al collo… ».
 
Ma per gli amanti degli animali una “soluzione” c’è”. I rifugi sono posti ancora più tristi durante le feste «perché sono pieni di animali che non trascorreranno di certo delle belle giornate al tepore di un camino e coccolati da una famiglia. E chi di loro sa cosa significa, perché un tempo ne ha avuta una, soffrirà ancor di più». L’unica loro consolazione sarà vedere arrivare i volontari «che non si dimenticano di loro perché è Natale, con la solita ciotola di cibo ma con quella carezza mai negata e tanto attesa. E allora cominciano scodinzolii e fusa a profusione da dietro delle grate che non vorresti più ved e re …».
 
Se davvero volete fare «un regalo, un bel regalo, a loro e a voi stessi andate a visitare un canile o un gattile della vostra città. Portate qualcosa che può servire (c’è sempre bisogno di tutto!) e che per voi in fondo è superfluo, regalate un complimento, una carezza e chissà, forse troverete anche un amico da portare a casa con la consapevolezza che sarà con voi questo Natale e tanti altri ancora » .

Articolo tratto da l’Informazione di Reggio

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