11 ago 11 - E’ successo martedì pomeriggio in centro a Castellarano. Sono le prime ore del pomeriggio, una macchina si ferma, getta un sacco nel cassonetto dell’immondizia e riparte. Apparentemente nulla di strano, se non fosse che all’interno c’erano dei gatti…vivi!
Pochi minuti dopo qualcuno è andato a gettare la spazzatura nello stesso posto e udendo dei miagolii provenire dall’interno tra i sacchi dei rifiuti chiusi ne scorge uno bianco, di quelli che vengono forniti per il cosiddetto “Giro Verde”, adibiti alla la raccolta di erba e foglie. I miagolii provenivano da lì.
Si affretta ad estrarlo e quando lo apre trova all’interno 6 cuccioli di appena due mesi e mamma gatta con tutte e quattro le zampe legate, anteriori e posteriori, immobilizzata perché non potesse aprire il sacco.
La morte a cui sarebbero andati incontro grazie all’individuo che li aveva condannati? Soffocati per mancanza di ossigeno e per le temperature elevate di questi giorni, schiacciati dai rifiuti oppure, in caso fossero sopravvissuti fino al giorno successivo, nelle presse dei camion della nettezza urbana.
Questi gatti sono salvi grazie all’intervento di Moreno.
Noi di Gattopoli ringraziamo lui e tutti coloro che non si voltano dall’altra parte ma intervengono e agiscono, trasformando quello che pareva essere l’inesorabile destino di tanti poveri innocenti.
Mamma gatta è sottopeso ma sta bene. E’ dolce e affettuosa, e anche se le si legge il dolore negli occhi continua a cercare carezze e, se si pensa quello che ha vissuto, è incredibile pensare come riesca ancora ad avere fiducia nell’uomo. I cuccioli sono vispi e sani, niente parassiti e bene in forma, insomma un miracolo.
Inutile dire che ora cerchiamo una famiglia speciale che li possa amare e che faccia loro dimenticare questa brutta esperienza che poteva avere un esito ben diverso.
Ricordiamo, in particolare a chi ha compiuto questo vile atto di crudeltà, che dallo scorso 4 novembre 2010 è entrato in vigore un inasprimento delle pene per reati di maltrattamento di animali, pertanto il Codice Penale prevede delle sanzioni economiche da 5.000 a 30.000 Euro, e da quattro mesi a due anni di reclusione nel caso dell’uccisione.
Non è sempre vero che “nessuno vede”… fortunatamente qualcuno che vede spesso c’è, e poi nel caso scatta la denuncia. E questo è quello che ci auguriamo vivamente.
Cogliamo l’occasione per invitare chi sa o ha visto qualcosa che possa essere utile per rintracciare il responsabile, a informare gli organi di Polizia Giudiziaria oppure, in caso qualcuno riconoscesse la gatta o l’eventuale padrone, è possibile contattare anche noi direttamente ai recapiti sotto riportati.
(Elena Vandelli)
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